Walter Valentini

Nasce a Pergola, piccola cittadina delle Marche in provincia di Pesaro e Urbino, il 22 ottobre 1928. Figlio di un commerciante di cuoio e di pellami, avrà un’adolescenza segnata dalla guerra, che lo introdurrà giovanissimo nelle file dei partigiani.

Nel 1946 supera un concorso bandito dalla Pubblica Amministrazione, riservato a “ex partigiani, combattenti, orfani di guerra e reduci dai campi di concentramento”. Questo gli consentirà di studiare grafica presso il Convitto Scuola della Rinascita, prima a Roma e poi a Milano. Avrà per insegnanti Luigi Veronesi, pittore, che gli farà conoscere l’astrattismo geometrico dei costruttivisti russi (El Lissitzky, Tatlin, Moholy-Nagy), Albe Steiner, grafico, esperto di xilografia messicana, e Max Huber, grafico pubblicitario, influenzato dalle ricerche di Max Bill, il precursore svizzero dell’arte concreta.

Nel 1950 si trasferisce a Urbino per iscriversi all’Istituto di Belle Arti delle Marche, che frequenterà fino al 1955 e dove imparerà le tecniche litografiche e calcografiche, che utilizzerà anche per l’illustrazione dei libri. Carlo Ceci, suo insegnante di litografia, lo avvicinerà sia alla musica sia alle prime opere spazialiste di Lucio Fontana e alle tele astratte di Emilio Scanavino.

A Urbino, subisce il fascino dell’arte e della cultura umanistica: legge i testi dei grandi intellettuali del Rinascimento, come Baldassare Castiglione e Pietro Bembo, studia l’architettura di Francesco di Giorgio Martini e di Luciano Laurana e resta ammirato dalla Flagellazione di Piero della Francesca, dipinto conservato a Palazzo Ducale. Qui nasce il suo desiderio di approfondire la conoscenza della prospettiva e della proporzione aurea.

Nel 1955 si trasferisce a Milano, dove riesce a trovare lavoro nel campo della pubblicità. Diventa responsabile creativo dell’agenzia Radar di Gianluigi Botter. Nel 1965 lascia l’agenzia Radar e viene assunto dalla Linea SPN (agenzia pubblicitaria dell’Eni) dove lavorerà fino al 1968. Importante il lavoro che svolgerà per dare una nuova immagine all’Agip e ai suoi punti vendita.

Alla fine degli anni sessanta decide di abbandonare il lavoro pubblicitario per dedicarsi a tempo pieno all’attività artistica.

L’attività artistica
Negli anni settanta incomincia ad esporre a Milano i suoi lavori: opere su carta, caratterizzate da tante gradazioni di grigio e di nero, e opere su tela, dallo sfondo scuro, realizzate con carbone e tempera. Tempo, Segno, Grande zero, Campi orizzontali sono i titoli di alcuni cicli.

Nel 1974 la sua prima mostra a Milano si tiene alla Galleria Vinciana. Nel 1977 espone alla Galleria Vinciana Immagini Grigie, con la presentazione di Guido Ballo.

All’inizio degli anni ottanta espone i suoi grandi cicli su tavola (sfondi neri) e su carta (sfondi bianchi), che lo renderanno famoso a livello internazionale. Nel 1995 – 1996 gli viene dedicata una grande retrospettiva a Parigi, presso la Galerie Dionne.

Anno di Nascita1928ProvenienzaPergolaTecnicaPittura su tela | Pittura su carta